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Per quanto gli avversari dell'euro desiderino che la coppia EUR/USD torni di nuovo alla parità, è improbabile che i loro desideri si avverino. Alla fine di febbraio, la valuta regionale è diventata la seconda miglior performance del G10 dopo il dollaro statunitense, e le forti statistiche commerciali, l'inflazione core record e la retorica aggressiva della BCE dipingono una prospettiva rialzista per l'euro. Non appena il biglietto verde inizierà a mostrare i primi segni di cedimento, la principale coppia di valute decollerà, dando motivo di parlare del ripristino del trend rialzista. Ma, non corriamo troppo.
Dinamica dell'attività economica europea
Mentre i discorsi di Jerome Powell davanti al Congresso e i dati sull'occupazione di febbraio negli Stati Uniti sono al centro dell'attenzione degli investitori, gli eventi in atto nel Vecchio Continente rimangono dietro le quinte. E lì, a quanto pare, non è meno caldo. I falchi e i centristi della BCE giocano a scarica barile dandosi colpa l'uno con l'altro, che suggerisce una seria spaccatura alla riunione del Consiglio direttivo di marzo. Il mercato dei derivati prevede un aumento di 50 punti base del tasso sui depositi e disegna il suo picco al 4,1%, ma non tutti sono contenti di questo.
Il capo della Banca d'Italia, Ignazio Visco, si chiede come si possa parlare di innalzamento del tasso oltre il 4% di fronte all'attuale incertezza. Lui e il collega del consiglio di amministrazione Fabio Panetta chiedono un approccio equilibrato in cui le decisioni vengano prese di riunione in riunione sulla base ai dati in arrivo. Tuttavia, i "falchi" non si placano. Il presidente della Banca d'Austria, Robert Holzmann, vuole aumentare i costi dei prestiti di 50 punti base fino a raggiungere il 4,5%, invece Isabelle Schnabel non vede ancora i tassi a un livello finale. A suo avviso, la politica monetaria deve essere inasprita fino a quando i suoi effetti inizieranno a farsi sentire sui mercati e nell'economia.
Christine Lagarde dovrà scendere a compromessi alla riunione di marzo, e Nordea Markets si aspetta da lei un aumento del tasso sui depositi di 50 punti base, seguito da un accenno di un altro rialzo di mezzo punto a maggio e una retorica meno aggressiva di quanto i mercati si aspettano.
Anche la Federal Reserve aderisce a una posizione simile a quella di Isabelle Schnabel. Gli investitori hanno completamente abbandonato l'idea di un'inversione accomodante e ora credono che il tasso sui fondi federali rimarrà elevato fino a quando il mercato del lavoro non inizierà a raffreddarsi seriamente. Quindi, la stretta monetaria continuerà, dobbiamo stupirci dal rally dei rendimenti dei Treasury e dal rafforzamento del dollaro statunitense?
Dinamica dei rendimenti dei Treasury statunitensi
Così, vediamo la lotta tra due valute forti, ognuna delle quali si aspetta debolezza dall'avversario. Il dollaro è il primo a rischio in caso delle deludenti statistiche sull'occupazione di febbraio.
Tecnicamente, sul grafico giornaliero la coppia EUR/USD sta cercando di tornare ai limiti dell'intervallo di fair value di 1,0575-1,0735, riconquistando la barra doji lungo la strada. Il compito sembra molto difficile, ma non impossibile. Se riuscirà a consolidarsi sopra 1.0575$, cominceremo a pensare di acquistare euro.
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