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Solo pochi giorni fa, Jerome Powell sosteneva che l'unica ragione dell'esitazione della Federal Reserve ad iniziare ad allentare la politica monetaria è la buona dinamica dell'economia americana. Ma se la situazione dovesse peggiorare, l'autorità di regolamentazione, ovviamente, interverrà immediatamente. Ed ecco che il tasso di disoccupazione è improvvisamente salito dal 3,8% al 3,9%. Ma ciò che probabilmente è ancora più importante è il numero di nuovi posti di lavoro, di cui solo 175mila sono stati creati nel settore non agricolo. Per l'economia americana si tratta di un numero piuttosto piccolo e indica un elevato potenziale di ulteriore crescita della disoccupazione. E non appena gli investitori hanno visto questi dati nel rapporto del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, il dollaro ha immediatamente iniziato a perdere rapidamente la sua posizione. Poi, però, è seguito un notevole pullback, ma non è riuscito a tornare ai valori originali.
Oggi la moneta unica europea potrebbe continuare a rafforzarsi. Il motivo saranno i dati sui prezzi alla produzione, il cui tasso di calo dovrebbe rallentare dal -8,3% al -7,8%. E anche se si parla ancora di riduzione dei prezzi alla produzione, i rischi deflazionistici stanno chiaramente diminuendo. Questo fatto da solo è sufficiente per rafforzare la moneta unica europea.
Durante un intenso movimento al rialzo, la coppia di valute EUR/USD ha raggiunto il livello di resistenza, a 1.0800, attorno al quale è stata osservata una riduzione del volume delle posizioni lunghe. Il risultato è stato un pullback tecnico.
Dal punto di vista dello strumento RSI H4, si verifica un tocco del livello di ipercomprato, che corrisponde al timestamp che tocca il livello di 1.0800.
Per quanto riguarda l'indicatore Alligator H4, le linee mobili MA sono dirette verso l'alto, indicando una tendenza al rialzo.
Aspettative e prospettive
Per una successiva crescita del volume delle posizioni lunghe è necessaria la stabilizzazione dei prezzi al di sopra del livello di 1.0800. Fino ad allora, il mercato rimarrà nella fase di pullback, che si inserisce nel ciclo ascendente.
L'analisi completa degli indicatori a breve termine indica un pullback rispetto al livello di resistenza. Mentre nel periodo intraday gli indicatori sono focalizzati sul ciclo rialzista.
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